

di Mario Caramel
I metodi discutibili del professor D'Onofrio, egocentrico insegnante di musica, mettono a dura prova la buona volontà degli studenti del conservatorio Ludwig. Solo la Schneider ha vita facile, l'allieva modello, bella e adulatrice. Per tutti gli altri il tempo si è fermato e con esso la speranza di evoluzione. Il tempo si ferma, riparte e poi si ferma e riparte ancora. L'intera città diventa una scuola e prende il nome di Elpida che nella lingua antica voleva dire Speranza. Un giovane musicista di talento, istruito e preparato, ma privato della vita vissuta, decide di scappare e di andare a conoscere il mondo. Si imbarca su un vecchio veliero che insegue la nave degli scienziati e, viaggiando per mare, conosce altri luoghi dove il tempo è stato fermato dalla censura e dalla cattiva istruzione di accademici disonesti. Decide così di tornare a Elpida e di combattere con cultura e creatività le insidie di un mondo sempre più ignorante e violento.
Il motto degli Elpidiani recita - Studiare, provare, studiare ancora, sperimentare, sbagliare, imparare. Conoscere tanto la vita da non cadere più nella trappola delle sue imitazioni.